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Ebbero sul monte una visione: Gesù, Mosè ed Elia
Certamente questo testo del Vangelo che ci fa conoscere l’esperienza di tre discepoli di Gesù sul monte della Trasfigurazione suscita, specialmente in questo momento particolare della nostra cultura contemporanea, almeno qualche perplessità.
Il vangelo, che è l’annuncio della salvezza, accosta i discepoli all’esperienza della "visione", anzi è proprio Gesù, il Salvatore, che conduce i discepoli a fare l’esperienza della "visione". A noi stupisce, ma per Gesù, che è il compimento delle Scritture, l’esperienza della visione è in perfetta linea con l’abitudine di Dio nell’Antico Testamento. Maria ha in visione l’angelo; Giuseppe stesso è mosso nelle sue decisioni dall’angelo che gli appare in sogno ! Anche dopo la sua risurrezione Gesù si mostra a Stefano morente in visione, a Paolo sulla strada di Damasco…a Paolo in visione viene richiesto di partire per la Macedonia…oppure portato, in visione, fin al settimo cielo!
Giovanni in visione gode della Rivelazione dataci nell’Apocalisse.
Tutto ci invita a credere ( perché è Parola di Dio) che nella storia della salvezza nessuno mai ha negato la "visione" come mezzo di accostamento dell’uomo a Dio. Anzi sembra che ogni volta che Dio voglia parlare di sé all’uomo passa attraverso "la visione". Ed è anche logico, perché altrimenti come faremmo a conoscere il mondo di Dio se mai Lui ce lo rivelasse ? Il problema è innanzitutto capire in che cosa consiste la visione e poi come esserne certi. Il Vangelo è pieno di visioni che servono a far capire la presenza di Dio in Gesù : Gesù guarisce i malati, Gesù moltiplica i pani e i pesci, Gesù fa tacere la tempesta e il vento, Gesù cammina sulle acque, Gesù si trasfigura, Gesù ha una parola che è diversa dagli altri scribi……… chi è costui ? E’ la domanda che la gente si pone perché ha visto qualcosa di straordinario: è una visione ! Con questa visione data alla gente Gesù vuole dire " chi ha visto me ha visto il Padre ". La visione per Gesù è la sua persona visibile che rende presente l’invisibile Dio che in Lui si avvicina all’uomo. Il desiderio di Gesù è che i suoi discepoli diventano "visione" per il mondo : " Voi siete luce e sale della terra". Cioè i suoi discepoli devono rendere presente l’invisibile Gesù che avvicina Dio all’uomo. E se i discepoli non lo fanno ? Gesù si rivelerà il Pastore che si prende cura direttamente delle pecore, perché quelli che sono venuti prima sono ladri e briganti. E Gesù guiderà le sue pecore, gli uomini, come ? ritornerà a condurli sul monte della "visione" e dirà loro cose che riguardano Lui ……è la schiera dei santi Tutti i santi si sono mossi grazie alla visione certamente anche solo interiore…ma così forte da essere guida ai loro passi : è la storia di Francesco di Assisi e di altri come lui….santi, grazie all’ esperienza della visione. Certo che parlando di visione non possiamo dimenticare il pericolo dell’inganno, sì, perché se la visione conduce a conoscere di più il mondo di Dio è certamente un bersaglio di Satana che confonde la visione. Da qui la necessità del discernimento. Come discernere? C’è solo un criterio : il tempo ! Gesù ha detto che sarà dai frutti che si riconosceranno i buoni o i falsi profeti. Chi fa l’esperienza della visione è messo in condizioni di non essere compreso, perché così è stato per Gesù! Non essere compreso perché? Perché la visione dà luce e verità ed essa potrà essere accolta da chi cerca luce e verità, dagli altri rifiutata. Se è vera visione chi fa l’esperienza del rifiuto gioirà e si lascerà rifiutare, fin al giorno in cui la visione sarà nella conoscenza anche di chi ha posto rifiuto. Chi vive nella visione non è preoccupato di convincere gli altri a credere alla sua visione, ma di essere coerente a ciò che vive. " Noi dobbiamo ubbidire a Dio non agli uomini" dicono gli apostoli. Così il testo della Trasfigurazione ci risottolinea la libertà di Dio nel rivelarsi e nel farsi conoscere, ci apre il cuore perché ci avvicina ancora di più a Gesù che conduce anche noi sulla montagna ogni volta che ci vuol dire di sé nella profondità del nostro spirito, senza troppi commenti degli uomini…." Chiudi la porta della tua camera e il Padre tuo che vede nel segreto…." E’ l’esperienza della visione per tutti quelli che con animo puro vogliono entrare nella conoscenza di Gesù per vedere il Padre che è nei cieli.
MOSSO 06.08.2002 Rovagnati don Carlo Maria