1.ven1. Am.8,4-6.9-12; Mc.15,33-41Il centurione, pagano, a differenza dei Giudei che hanno una tradizione, riconosce Gesù, perché in lui il Padre ha posto la sua ispirazione.
2.sab2. Am.9,11-15; Mc.15,42-47 La conservazione del corpo di Gesù è per le donne il segno della loro convinzione: gli uomini hanno bisogno di sentire sempre tra loro la presenza di Gesù.
3.sab2ore17. Is.66,10-14c; Gal.6,14-18; Lc.10,1-12.17-20 La prova del credere è lo stato di abbandono totale, è il capire che se hai Lui non ti mancherà nulla.
4.dom3ore8. Is.66,10-14c; Gal.6,14-18; Lc.10,1-12.17-20 La croce di Gesù è la sconfitta della Legge che ha preteso di dichiarare Gesù un bestemmiatore; ma purtroppo questo ha portato ad avere la certezza che la Legge non conduce più a Dio.
5.dom3ore10. Is.66,10-14c; Gal.6,14-18; Lc.10,1-12.17-20 La croce è la denuncia della cecità dei Farisei; la croce è vanto perché credere che quella croce è la dichiarazione aperta che la Legge non salva, l’unica salvezza è in Gesù.
6.lun4. Os.2,16.17b-18.21-22; Mc.16,1-8La rivelazione è il dono con cui Dio si manifesta; ma la rivelazione quando si manifesta è chiaramente sconvolgente, perché supera ogni visione umana.
7.mar5. Os.8,4-7.11-13; Mc.16,9-20 La gente seguiva Gesù, perché sentiva che in quella parola di Gesù veniva comunicata una presenza , la presenza dello Spirito di Dio.
8.mar5biella. Os.8,4-7.11-13; Mt.9,32-38Il diavolo quando vuole imprigionare l’uomo, si riveste con la religiosità, perché il suo obiettivo è allontanare dalla verità che è in Gesù; perciò la tentazione è di stare con Dio ma senza Gesù.
9.mer6. Os.10,1-3.7-8.12; Mt.3,1-12Giovanni Battista chiede la conversione, perché quella conversione deve essere di preparazione per poter riconoscere il Messia.
10.gio7. Os.11,1-4.8c-9; Mt.3,13-17Giovanni può indicare Gesù come Messia, non per una sua intuizione, ma per rivelazione che è avvenuta al Giordano dopo il Battesimo: lo Spirito che scende e la Voce che presenta Gesù come il Figlio prediletto.
11.ven8. Os.14,2-10; Mt.4,1-11La sicurezza nell’uomo non può essere posta nelle "cose" della terra, perché è la grande tentazione del diavolo con la quale vuole allontanare dalla totale fiducia in Dio.
12.sab9. Is.6,1-8; Mt.4,12-17 La conversione richiesta da Gesù è l’invito a riconoscere in Lui la presenza certa di Dio, ma per avere questa certezza è necessario che nel cuore ci sia la volontà di cercare la conoscenza di Dio.
13.sab9ore17. Dt.30,10-14; Col.1,15-20; Lc.10,25-37 La vita terrena deve essere vissuta come dono di Dio, perché solo così, la terra sarà per l’uomo il luogo della benedizione, che si concretizza nella fecondità.
14.dom10ore8. Dt.30,10-14; Col.1,1-20; Lc.10,25-37 Le tenebre sono la condizione dell’uomo che non è più in grado di riconoscere la Verità che è Dio; Gesù ci riporta la luce, la conoscenza di Dio.
15.dom10ore10. Dt.30,10-14; Col.1,1-20; Lc.10,25-37 L’uomo ha bisogno di vedere Dio, per essere sicuro di Dio, altrimenti si resta nell’incertezza, le tenebre. Il Padre ci manda Gesù, per essere la visibilità di Dio.
16.dom10inter. Dt.30,10-14; Col.1,15-20; Lc.10,25-37 Se l’uomo confida nelle cose terrene, come quelle che danno senso e pienezza alla sua vita, l’uomo diventa schiavo di esse, l’uomo è nelle tenebre, perché la terra oscura il volto di Dio.
17.lun11. Is.1,10-17; Mt.4,18-25 La base della fede è l’atto di fiducia; ma l’atto di fiducia è la conseguenza del saper ri-conoscere Gesù e comprendere che in Lui c’è davvero Dio.
18.mar12. Is.7,1-9; Mt.5,1-12Lo stare con Dio è lo stato di Beatitudine. Gesù nella Beatitudine traccia il percorso per raggiungere lo stato di beatitudine.
19.mer13. Is.10,5-7.13-16; Mt.5,13-16 Essere sale della terra : si riferisce alla creazione, al vissuto tra le creature; essere luce del mondo : si riferisce alla Verità che deve essere data agli uomini che sono nelle tenebre, lontani dalla Verità, da Dio.
20.gio14. Is.26,7-9.12.16-19; Mt.5,17-20La volontà di Dio raggiunge la sua pienezza, la completezza solo in Gesù. In questo senso Gesù è il compimento della Legge e dei Profeti.
21.ven15. Is.38,1-6.21-22.7-8; Mt.5,21-26 Non uccidere non è solo l’atto fisico dell’uccidere, ma è tutto ciò che va a ledere l’unione di coloro che vivono nell’obbedienza allo Spirito di Gesù; perciò il non uccidere è riferito proprio a diventare ostacoli allo Spirito che agisce nei credenti che tra loro diventano fratelli.
22.sab16. Mi.2,1-5; Mt.5,27-32 L’adulterio è un’altra forma con cui si uccide la persona: e l’adulterio si consuma col cercare di possedere la persona e perciò privarla della sua libertà.
23.sab16ore17. Gen.18,1-10a; Col.1,24-28; Lc.10,38-42
Gli uomini sono in balia di una forza che rovina lo stato naturale: la forza è l’istinto che lo sospinge prima di tutto a sottrarsi all’obbedienza a Dio, perciò è strumento di rovina per sé e per le sue relazioni.
24.dom17ore8. Gen.18,1-10a; Col.1,24-28; Lc.10,38-42 La sofferenza di Paolo è per lui il modo con cui potrà dare alla Chiesa la certezza che davvero il Vangelo di Gesù è la Verità di Dio.
25.dom17ore10. Gen.18,1-10a; Col.1,24-28; Lc.10,38-42La dimensione dell’amore al prossimo non è quella di cercare chi deve essere il prossimo, ma sei tu che devi imparare ad essere prossimo: frutto del superamento del proprio io.
26.lun18. Mi.6,1-4.6-8; Mt.5,33-37Lo spergiuro è il modo con cui i Farisei si mostrano fedeli a Dio, mentre nel loro cuore non c’è la conoscenza di Dio e nemmeno la volontà di cercarlo, perché loro cercano la loro ammirazione.
27.mar19. Mi.7,14-15.18-20; Mt.5,38-42La visione di Dio che punisce porta a pensare che se sbagli è ovvio che Dio ti punirà a seconda di quello che hai fatto; il peccato è la misura della punizione. Ma Gesù rivela Dio in altro modo: con più è grave il tuo peccato con più Dio ti mostra più amore, perché vuole salvarti.
28.mer20. Ger.1,1.4-10; Mt.5,43-48Quando Dio vede l’uomo in pericolo ? quando l’uomo non è più in grado di godere la luce della Verità, il volto di Dio, lo stare con Dio….perciò Dio ristabilisce l’uomo ridandogli la possibilità di godere della Verità.
29.gio21. Ger.2,1-3.7-8.12-13; Mt.6,1-4I Farisei erano convinti che il gesto dell’elemosina rende graditi a Dio, Gesù dà un’altra luce: non è il gesto in sé che è gradito, ma è lo spirito con cui tu compi qualsiasi gesto.
30.ven22. Ger.3,14-17; Mt.6,5-15Lo stato di preghiera è ciò che cerca il Signore, perché lo stato di preghiera è il tuo segreto, è la tua stanza in cui parli con Dio, cosicché tutto ciò che esce da noi è solo ubbidienza a Gesù.
31.sab23. Ger.7,1-11; Mt.6,16-18La legge non è più la garanzia di piacere a Dio, ma Dio cerca la sincerità del cuore con cui compi le tue opere….così il vero digiuno è dunque avere questa volontà di affermare la fedeltà a Dio solo nel tuo segreto.
32.sab23ore17. Gen.18,20-32; Col.2,12-14; Lc.11,1-13 L’assenza del giusto tra gli uomini è la situazione che rende impossibile sentire la presenza di Dio…il giusto è colui che permette a Dio di far sentire la sua presenza tra gli uomini.
33.dom24ore8. Gen.18,20-32; Col.2,12-14; Lc.11,1-13 La conoscenza di Dio è solo, in modo assoluto, in Gesù, perché Lui solo è il Figlio di Dio venuto a dare sicurezza di Dio agli uomini.
34.dom24ore10. Gen.18,20-32; Col.2,12-14; Lc.11,1-13 Per godere lo stare con Dio necessita di passare attraverso questa strada: riconoscerlo come Padre e sentire il rapporto con Lui, come figli e quindi un rapporto di totale confidenza che porta alla totale ubbidienza.
35.dom24liberazione. Il diavolo è l’autore dello stato di schiavitù dell’uomo: una schiavitù che parte dall’intelletto dell’uomo, sì perché il diavolo colpisce l’intelletto in quanto luogo da cui parte ogni decisione dell’uomo.
36.lun25. Ger.13,1-11; Mt.6,19-23 E’ importante stabilire dove porre il riferimento della nostra vita: o sulle cose che appartengono alla terra o solo in Dio; a seconda di dove poniamo il nostro orientamento è ovvio che da lì dipende il nostro agire.
37.mar26. Ger.14,17-22; Mt.6,24-34L’Assoluto è solo il Signore…solo Lui ti può sostenere in tutto, perciò non ci deve essere in noi affanno per ciò che interessa la nostra vita terrena, perché sarebbe un pensare che tutto debba dipendere da noi.
38.mer27. Ger.15,10.16-21; Mt.7,1-5La legge di Dio non è per condannare l’uomo…se in nome di Dio si condanna l’uomo, vuol dire che quella legge non è certamente quella di Dio, ma è una legge manipolata dall’uomo.
39.gio28. Ger.18,1-6; Mt.7,6-12 La conoscenza di Dio potrà essere accolta solo da chi cerca sinceramente Dio; perciò il Vangelo va dato solo a chi è predisposto a riconoscerlo, cioè a chi è veramente guidato da Dio.
40.ven29. Ger.26,1-9; Mt.7,13-20E’ necessario che i credenti entrino nella porta stretta, cioè non avere timore a dichiarare che solo in Gesù Cristo c’è la certezza di essere con Dio.
41.sab30. Ger.26,11-16.24; Mt.7,21-29La casa costruita sulla roccia è la certezza di Dio fondata solo su Gesù Cristo, perché Gesù è la roccia, solo in Lui trovi Dio.
42.sab30ore17. Qo.1,2;2,21-23; Col.3,1-11; Lc.12,13-21 Tutto ciò che è fatto per noi stessi è davvero vanità, anche se pensiamo di fare le cose per Dio…ma a Dio non interessa quello che fai, ma come sei dentro.
43.dom31ore8. Qo.1,2;2,21-23; Col.3,1-11; Lc.12,13-21 Se veramente si aderisce al Vangelo di Gesù si è davvero morti, perché in noi c’è obbedienza solo a Lui e a nessun altra voce, siamo morti per ciò che viene dagli uomini, ma risorti, perché abbiamo la certezza di Dio.
44.dom31ore10. Qo.1,2;2,21-23; Col.3,1-11; Lc.12,13-21 La nostra vita è nascosta in Dio, nel senso che la nostra vita è una perfetta comunione con Dio, perché abbiamo creduto e obbediamo al Vangelo di Gesù.