Parrocchia Mosso Santa Maria

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SS. Nome di Maria

Gli oratori

Oratorio del SS. Nome di Maria
già Oratorio dei SS. Fabiano e Sebastiano

                          L'oratorio non è parrocchiale, ma appartiene alla Pia Opera Sella e all'illustre famiglia Sella originaria di Mosso. Tuttavia non si poteva dimenticare l'oratorio più bello e così, come per tutti gli altri oratori, abbiamo attinto alle notizie estrapolate dall'Opera Omnia di don Lebole.


                      Risale anch'esso al sec. XVI («Visitavit sacellum  distans a loco Mosse per medium miliare sub vocabulo SS. Fabiani et Sebastiani... est sine fornice et  pavimento » - Vis. Past. 1573). Nei primi anni del  sec. XVII era ricoperto di tavole di legno e si ordinava di alzare i muri per costruire la volta, come  pure il coro. Sulla porta si trovavano dipinte le immagini della Madonna e dei SS. Fabiano e Sebastiano (« Visitavit oratorium SS. Fabiani et Sebastiani... est pavimentatum, assitibus tectum, sed intra  annum muri laterales altiores reddendi et fornix construenda. Super porta est imago B. Virginis et SS.  Fabiani et Sebastiani... Chorus est altior faciendus... »  - Vis. Past. 1606). I lavori di restauro dovettero essere intrapresi molto tardi se non erano ancora portati a termine nel 1661. Si legge infatti nella Vis.  Past. di questo anno: « ..Oratorium est pavimentatum et fornicatum et calce bene linitum, excepta  parte anteriori quae de novo construitur et est tegulis tantum coperta cum muris rudibus » (Vis.  Past. cit.).
                    

                          
               Nel sec. XVIII questo oratorio venne sostituito  da un altro, dedicato al SS. Nome di Maria, ad unica navata, a croce greca e che nel 1764 è detto « modernamente eretto per cura e diligenza di D. Pietro Sella e Giacomo » e nel 1771 « spectabilis amplitudinis», con tre altari, di cui i due laterali dedicati al S. Crocefisso e alla S. Sindone (Vis. Past. 20 - VIII-1771). Recentemente i due altari laterali furono dedicati al S. Cuore e alla Madonna e nel se colo scorso l'altare maggiore e la balaustra furono  rifatti in marmo (arte dei Catella). La chiesa, col  campanile, è di notevole ampiezza, con facciata
in cotto.
              Degli antichi patroni Fabiano e Sebastiano sono rimaste due statue, quasi nascoste su un cornicione. Buon lavoro di scuola vercellese secentesca è l'icone dell'altare maggiore, rappresentante l'Eterno  Padre e due Angeli, come pure il pulpito del sec. XVIII e il mobile a intarsi della sacrestia.



 
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