GENNAIO 2017
1.dom1ore8. Nm.6,22-27; Gal.4,4-7; Lc.2,16-21. La fede è la presenza di Gesù e il contenuto della fede è la conoscenza certa di Dio; ma la fede esige una risposta e la nostra risposta è l’obbedienza a Gesù.
2.dom1ore10. Nm.6,22-27; Gal.4,4-7; Lc.2,16-21. La paternità di Dio è il dono che ti è dato quando rispondi alla fede, perché Gesù pone in te il suo Spirito che suscita in noi questa certezza: Dio è Padre e noi, riconoscendolo diveniamo veri figli.
3.lun2. 1Gv.2,22-28; Gv.1,19-28. Gli apostoli hanno solo la preoccupazione di far capire che la solidità della nostra fede sta nell’ affermare con la nostra vita che solo Gesù è certezza di Dio.
4.mar3. 1Gv.2,29-3,6; Gv.1,29-34. Giustizia vuol dire prima di tutto che Dio è fedele e mantiene la sua parola di Salvezza; Dio è giusto perché sostiene ogni cosa perché tutti godano della sua vita.
5.mar3biella. 1Gv.2,29-3,6; Gv.1,29-34. Dio è giusto nel senso che Dio vuol dare all’uomo la pienezza della vita che è il godimento eterno: la giustizia di Dio è allora la sua conoscenza in Gesù Cristo.
6.mer4. 1Gv.3,7-10; Gv.1,35-42. Se l’uomo non sa riconoscere Gesù, è continuamente soggiogato dal potere del diavolo, perché l’azione diabolica consiste nell’allontanare l’uomo da Gesù.
7.gio5. 1Gv.3,11-21; Gv.1,43-51. L’amore per i fratelli che scaturisce dal Cristo ha solo uno scopo: fare il bene significa portare l’uomo a incontrare il Cristo, non a incontrare il tuo bene.
8.ven6ore8. Is.60,1-6; Ef.3,2-3a.5-6; Mt.2,1-12. Qualsiasi religione riconosce Gesù, ma lo riconosce solo dal punto di vista umano, non lo riconoscono come Figlio di Dio, perciò rimangono lontani da Dio.
9.ven6ore10. Is.60,1-6; Ef.3,2-3a.5-6; Mt.2,1-12. La conversione parte da dentro, perché la conversione vera è quando da dentro riconosci Gesù, perché lo senti come presenza certa di Dio che ti cambia il tuo essere.
10.sab7. 1Gv.3,22-4,6; Mt.4,12-17.23-25. Il falso profeta è quello che ti parla ampiamente di Dio, ma non ti orienta a Gesù Cristo, come Unica via per arrivare a Dio; questi sono i veri anticristi.
11.sab7ore17. Is.42,1-4.6-7; At.10,34-38; Mt.3,13-17. Gesù è il servo di Dio che finalmente ridà all’umanità la chiara conoscenza del vero e Unico Dio, non solo, ma ti dà la possibilità di essere in comunione con Dio.
12.dom8ore8. Is.42,1-4.6-7; At.10,34-38; Mt.3,13-17. Gesù ci dà la certezza della conoscenza di Dio e ancora in Gesù conosciamo il modo certo di essere uomo, perché è il modo di essere uomo secondo Dio.
13.dom8ore10famiglia. Mt.13,24-30 Il diavolo cerca in tutti i modi di soffocare in noi la nostra fede che ci fa stare con Gesù perché solo in Lui noi possiamo essere sicuri di stare con Dio.
14.dom8ore15intercessione. Is.42,1-4.6-7; At.10,34-38; Mt.3,13-17. La salvezza è lo stato perfetto dell’uomo, quando può godere in modo pieno la comunione con Dio; perciò questa chiamata è rivolta a tutti gli uomini.
15.lun9. Eb.1,1-6; Mc.1,1-11 Il timore di Dio è la base per poter pi avere la possibilità di stare con Dio; il timore di Dio è allora la premessa per avere in se stessi la conoscenza piena di Dio.
16.mar10. Eb.2,5-12; Mc.1,12-13 La tentazione che il diavolo usa per allontanarci dall’obbedienza a Dio si riferisce a tre livelli: al corpo, all’intelletto, allo spirito, per spingerti alla tua indipendenza.
17.mer11. Eb.2,14-18; Mc.1,14-20 Il lasciare tutto significa che dentro di te ci deve essere la libertà dall’affanno per le diverse realtà terrene per vivere solo in obbedienza al vangelo di Gesù.
18.gio12. Eb.3,7-14; Mc.1,21-28 Il diavolo è sempre pronto ad assalire coloro che decidono di vivere il rapporto con Gesù come pienezza della vita, spingendoli a pensare che Gesù li svuota.
19.ven13. Eb.4,1-5.11; Mc.1,29-39 E’ sulla Parola che noi abbiamo la possibilità di sentire e avere quindi in noi la presenza dello Spirito di Gesù: è l’Annuncio del vangelo che comunica lo Spirito.
20.sab14. Eb.4,12-16; Mc.1,40-45 Il lebbroso che si avvicina a Gesù emerge come simbolo di chi, pur essendo impuro secondo la legge, mostra di essere puro di cuore, perché riconosce Gesù.
21.sab14ore17. Is.49,3.5-6; 1Cor.1,1-3; Gv.1,29-34. Siamo chiamati alla santità, cioè chiamati ad avere in noi la vita stessa di noi, perché possiamo fare con Lui comunione di vita: è lo stato di santità.
22.dom15ore8. Is.49,3.5-6; 1Cor.1,1-3; Gv.1,29-34. La testimonianza di santità è lo stato di vita ordinaria vissuta solo nella totale consegna all’obbedienza al vangelo di Gesù, così siamo in comunione con Dio.
23.dom15ore10. Is.49,3.5-6; 1Cor.1,1-3; Gv.1,29-34. La santità è lo stato del normale cristiano, perché il cristiano che vive coerentemente l’adesione al Vangelo, ha in sé la santità e la tua vita è santa.
24.lun16. Eb.5,1-10; Mc.2,1-12 La remissione dei peccati è dare all’uomo la certezza di stare in comunione con Dio; ma questo è possibile se l’uomo cerca con sicurezza solo Gesù.
25.mar17. Eb.6,10-20; Mc.1,13-17 Stando con Gesù si sente che Dio si è avvicinato e ci chiede ancora di fare comunione con Lui, proprio perché Lui è comunione, è Amore.
26.mer18. Eb.7,1-3.15-17; Mc.1,18-22 Il miracolo non è un atto magico, ma il miracolo è Dio che agisce nella vita dell’uomo che si consegna a Lui e compie le sue opere che suscitano meraviglia.
27.gio19. Eb.7,25-8,6; Mc.1,23-28 Il sabato per Gesù non è il sabato della legge, ma il vero sabato è saper godere la presenza di Dio; questo è possibile in Gesù: Gesù è quindi il Signore del sabato.
28.ven20. Eb.8,6-13; Mc.3,1-6 Scribi e Farisei non potranno riconoscere il mistero svelato, perché in loro non c’è il cuore che cerca Dio e quindi non riconoscono Gesù e la sua Parola.
29.sab21. Eb.9,2-3.11-14; Mc.3,7-12 Il diavolo riesce a convincere l’uomo chela presenza di Gesù, che è Figlio di Dio, è una rovina per l’uomo, perciò va tenuto lontano.
30.sab21ore17. Is.8,23b-9,3; 1Cor.1,10-13.17; Mt.4,12-23. Dio può ancora intervenire a salvare il suo popolo grazie alla presenza di un piccolo resto che rimane fedele a Dio, nonostante la deviazione di tutto il popolo.
31.dom22ore8. Is.8,23b-9,3; 1Cor.1,10-13.17; Mt.4,12-23. La preoccupazione degli apostoli è che nella comunità cristiana ci sia l’unanimità nel parlare di Dio: l’unanimità sta nel parlare di Dio solo attingendo a Gesù, Vangelo di Dio.
32.dom22ore10. Is.8,23b-9,3; 1Cor.1,10-13.17; Mt.4,12-23. Gesù è il granello di senapa gettato nel terreno. Nel senso che Gesù sta tra gli uomini, ma la sua vita non si appoggia agli uomini, ma solo al Padre suo.
33.lun23. Eb.9,15.24-28; Mc.3,13-19 Gesù chiama i 12 perché stiano con Lui, in quanto Gesù li deve preparare, perché anche loro come Gesù dovranno “predicare” per trasmettere lo Spirito di Gesù.
34.mar24. Eb.10,1-10; Mc.3,20-30 Gli Scribi non sanno riconoscere che nel Figlio dell’uomo agisce lo Spirito di Dio, perché incatenati dallo spirito del diavolo: è il peccato contro lo Spirito santo.
35.mer25. Eb.10,11-18; Mc.3,31-34 La folla cerca Gesù non per legami di parentela, ma perché cerca in Gesù la presenza di Dio; perciò la folla è guidata dal Padre a raggiungere Gesù.
36.gio26. Eb.10,19-25; Mc.4,1-20 Se la Parola non si radica nel nostro intimo non può portare frutto; il portare frutto significa che la Parola se accolta trasforma la vita.
37.ven27. Eb.10,32-39; Mc.4,21-25 Gesù è la lampada che deve essere messa sul candeliere, nel senso che Gesù deve essere la guida la nostra vita, perché solo in Lui conosciamo la Verità.
38.sab28. Eb.11,1-2.8-19; Mc.4,26-29 E’ solo Dio che può darci la grazia di conoscere Gesù; perciò chi non riconosce Gesù Figlio di Dio, non è guidato da Dio.
39.sab28ore17. Sof.2,3;3,12-13; 1Cor.1,26-31; Mt.5,1-12a La situazione vissuta da Sofonia è quella del regno di Giuda che, avendo perso la fedeltà all’Unico Dio, ha perso il senso della giustizia, della pace, della verità.
40.dom29ore8. Sof.2,3;3,12-13; 1Cor.1,26-31; Mt.5,1-12a La conoscenza di Dio non può essere affidata all’iniziativa degli uomini, ma la conoscenza di Dio passa solo attraverso la rivelazione che ci è data in Gesù.
41.dom29ore10. Sof.2,3;3,12-13; 1Cor.1,26-31; Mt.5,1-12a L’uomo ha bisogno di Dio, perché solo in Dio l’essere dell’uomo trova la sua vera pienezza; perciò Dio vuole darci la possibilità di essere con Lui: Gesù Cristo.
42.lun30. Eb.11,32-40; Mc.4,30-34 Il cristiano che si avvicina al vangelo deve capire che perché il Vangelo possa agire nella nostra vita, dobbiamo porci in atteggiamento di piccolezza.
43.mar31. Eb.12,1-4; Mc.4,35-41 La tentazione che il diavolo usa per scoraggiare l’uomo è la paura; ma la paura deve essere sconfitta affidandosi solo a Gesù, vincitore del diavolo.