Parrocchia Mosso Santa Maria

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Una Storia non più a misura d'uomo

Una storia non più a misura dell’uomo.

Un giorno Gesù dopo aver percorso città e villaggi, vedendo le folle ne sentì compassione perché erano stanche, sfinite, come pecore senza pastore. La visione di Gesù non è certamente in chiave politica o sociale; in Gesù non v’è compassione perché la sua terra è dominata dal potere romano; non perché l’economia della sua terra ormai è controllata dall’imperatore, ma la compassione di Gesù trova la sua spiegazione nella risposta che Egli dà alla situazione della folla: "…chiamati a sé i dodici diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattia e di infermità" (Mt.9,35-10,1).Stanchezza e sfinitezza delle folle sono dovute, secondo la visione di Gesù, all’opera del diavolo e all’azione distruttrice della malattia. In questa singolare lettura della sua storia Gesù afferma che il diavolo ha il potere di sfiancare la gente e di rendere quasi impossibile la sopportazione del vivere umano, servendosi persino del potere di destabilizzare la salute dell’uomo con la malattia e l’infermità. La gente che sta davanti a Gesù è oppressa dal peso che sfinisce….e il peso è dovuto al fatto che l’uomo si sente messo davanti alla sua storia, manipolata dal diavolo; una storia che non è più a misura dell’uomo, una storia che genera nell’uomo la necessità di diventare qualcosa in più dell’essere uomo (bisogna diventare una specie di superuomo)  pena l’essere schiacciato dalla  stessa storia e sentirsi impotenti. Così chi fa la storia è  il superuomo, è sempre il vincente, l’uomo diventa il perdente, il debole: ecco la storia manipolata da Satana.  Ma come Satana può manipolare la storia umana ?   Gesù non ha mezze misure e neppure incertezze nell’affermare che satana agisce nella storia non attraverso segni speciali o artificiosi interventi che scioccano l’uomo, ma satana si serve di uno strumento solo : dell’uomo stesso che si lascia ingannare dalle sue affascinanti proposte e così diventa costruttore della storia secondo satana. Ma chi sono questi uomini ? anche qui Gesù non ha mezze misure, perché riconosce che l’azione di satana può incatenare persino i suoi discepoli. Dirà Gesù a Simon Pietro: " Lungi da me, satana…."  (Mt.16,13-20). Giuda, uno dei suoi, " ….dopo aver ricevuto quel boccone satana entrò in lui ". (Gv.13,27). Ancora Gesù nello scontro coi Giudei, religiosissimi osservanti della Legge di Dio, afferma senza paura  "…voi che avete per padre il diavolo e  volete compiere i desideri del padre vostro"  ( Gv.8,43ss). Ma in che modo anche i suoi discepoli possono essere incatenati da satana ? Gesù spiega a Simon Pietro perchè fa la parte di Satana "…perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini "  (Mt.16,23). Secondo Gesù Simon Pietro è entrato nella corrente dei superuomini, quelli che costruiscono la storia secondo le premesse di satana. Infatti la reazione di Pietro è avvenuta a seguito della parola di Gesù che apertamente ormai diceva che doveva essere ucciso….diventava il perdente. Pietro è sollecitato invece da una logica di storia che è quella del vincente e non può sopportare la vicenda del suo Maestro che verrà ucciso. Chi vince conta….il  maestro dunque deve vincere !….. " Satana " è la parola di Gesù in risposta all’apparente atto di amore di Pietro verso di Lui. La storia manipolata da Satana è quella dei vincenti: "…voi non dovete essere come i capi delle nazioni che dominano su di esse, come i grandi che esercitano su di esse il potere" . E ancora Gesù raccomanda: "…state attenti al lievito dei Farisei, che è l’ ipocrisia " (Mt. 16,5ss) E sappiamo che cosa è l’ipocrisia per Gesù : è l’atteggiamento delle guide del popolo, che appaiono perfetti osservanti della Legge di Dio…. ma agiscono per accappararsi il consenso della gente e il loro cuore è lontano da Dio (Mt.23,1ss). Il gioco di satana è dunque svelato da Gesù : egli convincerà i capi dei popoli, le guide della gente a scrivere una storia che  non esce più dal rapporto con Dio, ma dal culto di se stessi, per dominare la gente e coinvolgerla così nel diabolico progetto. Ma i capi continueranno ad essere venerati come superuomini, gente che ha in mano il potere, come umanamente è davvero…e chi vorrà o sarà costretto a rimanere semplicemente uomo  sarà comunque sempre oppresso e affaticato, perché la loro storia sarà sempre dominata. Che fare? Gesù è la risposta a chi crede: per vincere bisogna avere il coraggio di essere uomini, spogliarsi da ogni potere che piace all’uomo . Pilato lo riconosce: egli rivestito delle sue insegne militari che gli conferiscono prestigio e autorità…è costretto ad ammettere che quell’uomo Gesù, spogliato da tutto, persino delle sue vesti, oltraggiato in ogni modo, perdente è  " L’ UOMO ". Ma dinnanzi a Pilato, la storia costruita da Satana, servendosi di coloro "..che glielo avevano condotto per invidia " (Mt.27,14) è sconfitta dal coraggio di questo UOMO che non accetta di costruire la storia come il superuomo capace anche di miracoli, ma che vive la sua storia da perdente, da debole, sino ad arrivare anche ad avere un volto così oltraggiato, da chi gode il potere del superuomo, al punto di non sembrare neanche più uomo. E la vittoria è certa; la storia è riscattata e sarà continuamente riscattata ogni volta che i suoi discepoli avranno il suo stesso coraggio, perchè il terzo giorno EGLI RISORGE ! Satana è sconfitto, la storia gli è stata tolta dalle mani. Tocca ai suoi capire che " Satana tornerà con altri sette spiriti più forti di lui, per cercare di riavere la storia " (Mt. 12,43-45)e loro dovranno consegnarla continuamente a Gesù, rinnegando se stessi…pena la distruzione.
                                                                   Mosso,  Pasqua 2004    -  Don Carlo Maria Rovagnati


 
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