Menu principale:
Lettera di S.Paolo agli Efesini 6,10-
Vangelo di Matteo.5,1-
Il trovarci qui in questa occasione ci impone, per dovere di coscienza, di interrogarci come comunità cristiana.
Quello che è accaduto, è accaduto all’interno di una realtà che è comune a tutti, perciò è un segno per la nostra comunità. Se cristiani siamo, dobbiamo dare delle risposte; se cristiani siamo, dobbiamo almeno avere l’ambizione di capire. L’essere cristiani infatti non è semplicemente l’andare in chiesa, non è semplicemente il cercare di accaparrarsi quelle che possono essere le gerarchie ecclesiastiche; l’andare in chiesa non può significare semplicemente una esteriorità, ma l’essere cristiani implica che dentro di te c’è il volere che la tua umanità e il tuo modo di essere in relazione sia conforme a Gesù Cristo.
Questo è il dovere della comunità cristiana.
Quando accade quello che in questo paese oggi è accaduto, è evidente che noi cristiani ci interpelliamo perchè chissà quante risposte sono state date a questo avvenimento….. ma noi cristiani che risposte diamo? Ecco allora il senso dell’essere venuti qui in chiesa a dare l’ultimo saluto a Lionello. Se questo è l’ultimo passaggio del suo stare sulla terra, deve essere anche qui un luogo di risposta. E quale è la risposta che può venire da questo momento?
L’abbiamo sentita nelle letture che abbiamo proclamato: San Paolo ci parla di un combattimento, un combattimento che non è fatto contro le persone, non verso esseri carnali o di sangue – dice San Paolo – ma contro quegli spiriti che sanno deviare anche la vita dell’uomo.
Ma che cosa sono questi spiriti? Come si esprimono?
La sintesi degli spiriti sta in un atteggiamento, che è l’atteggiamento della menzogna. Dove c’è la menzogna, c’è la violenza; dove c’è la menzogna, c’è l’ingiustizia; dove c’è la menzogna, c’è l’incapacità di stare bene; dove c’è la menzogna, c’è la divisione; dove c’è la menzogna, c’è la costrizione a gesti che sono inauditi.
Come comunità cristiana noi siamo chiamati a riflettere prima di tutto su questo: uno spirito, che è lo spirito della menzogna, costringe l’uomo. Certo che non lo si può capire, se non lo si prova; ma lo spirito della menzogna è uno spirito forte, è uno spirito che ti incolpa continuamente, è uno spirito che ti costringe a cedere, è uno spirito che ti distrugge dentro, è uno spirito che ti fa sentire solo, è uno spirito che ti illude, che ti dice: Hai finito!
E questo spirito della menzogna non è perché tu sei cattivo, non è perché tu sei sbagliato, ma forse è perché tu sei giusto e lo spirito della menzogna ti vuole distruggere.
Ecco l’apostolo che ci dice: Attenti agli spiriti, sono quelli che riescono a destabilizzare la vita dell’uomo.
E noi, come comunità cristiana, che risposte dobbiamo dare?
Credo che la risposta più vera sia quella di confrontarci tutti su questo spirito: lo spirito della menzogna che impera in questa nostra comunità; lo spirito della menzogna che davvero divide questa nostra comunità; lo spirito della menzogna che davvero ti mette davanti le cose come se fossero verità e invece sono menzogne e distruggono la dignità dell’uomo, distruggono la dignità delle persone, distruggono tutto.
Allora, tu, cristiano, che cosa devi fare?
Devi sconfiggerlo questo spirito della menzogna: è un dovere! Perché credo che non sia dignitoso per i cristiani accettare una realtà che sia guidata da uno spirito menzognero: il cristiano deve combattere contro tutto ciò che è menzogna … ce l’ha detto Gesù "Beati voi quando sarete puri di cuore". Questa purezza di cuore che è l’arma più forte per combattere la menzogna, questa purezza di cuore che caratterizza l’essere cristiani.
Certo, se sei puro di cuore, devi lottare, perché "Ti insulteranno e diranno ogni sorta di male contro di te, mentendo" … ecco la menzogna! … "Diranno contro di voi tutto ciò che è male, mentendo" di nuovo, dice Gesù.
La risposta della comunità cristiana, comunque, deve essere una risposta di verità. Ma non una verità per vedere chi ha ragione o chi ha torto … non c’entra niente, perché la nostra battaglia non è contro gli uomini, non è accusare o difendere, la nostra battaglia è contro uno spirito che imbriglia i nostri cuori. Noi ci dobbiamo svincolare dentro dallo spirito della menzogna, perché Gesù ci dice: I vostri cuori devono essere puri, "Beati i puri di cuore".
Credo che il messaggio più forte che possa venire da questo avvenimento è raccolto davvero in queste parole del Vangelo: "Beati i puri di cuore", coloro che hanno il coraggio di combattere a livello di spirito non a livello di persone, coloro che non fanno guerra agli uomini, ma fanno guerra agli spiriti, cioè allontanano tutto ciò che è spirito che non viene da Dio e rovina la vita dell’uomo e la distrugge.
E oggi siamo qui, ancora una volta, ad invocare questo spirito. Lo spirito della menzogna non si presenta mai come menzognero, si presenta sempre come spirito pacifico; lo spirito della menzogna non si presenta mai come uno spirito combattivo, ma è sempre uno spirito che favorisce; lo spirito della menzogna non si palesa così apertamente, ma si nasconde soprattutto negli aspetti religiosi della vita … Non credete a chi è troppo religioso! Non credete a chi ostenta la religiosità! E’ facile che dentro a quella religiosità si celi lo spirito della menzogna, perché lo spirito della menzogna ha un’abilità incredibile. Paolo ce lo dice: Combattete contro lo spirito della menzogna! E voi siate puri di cuore.
Credo che il messaggio che possa derivare da questo avvenimento, che ha sconvolto la nostra comunità cristiana, sia proprio un invito: il coraggio di avere il cuore puro; quel cuore puro capace di vivere non più conforme ad altri spiriti all’infuori dello Spirito di Gesù, quello Spirito che è pace, quello Spirito che è amore, quello Spirito che è benevolenza, mitezza … come abbiamo sentito "Beati i miti", "Beati i misericordiosi", "Beati i poveri di spirito", "Beati gli operatori di pace".
Che il Signore, davvero, ci aiuti anche in questo momento, in cui stiamo dando l’ultimo saluto a questo nostro fratello, a capire la forza di questo messaggio: il Signore ci chiede di guardare il nostro spirito, il Signore ci chiede di guardarci nello specchio, dentro, e dirci: Ma quale è lo spirito che mi guida?
E anche oggi tutto questo lo diciamo davanti a Gesù, perché tra poco diremo "Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue": è la Sua presenza. E Lui si è dichiarato così "Spirito di verità. Spirito di Dio". Faremo la comunione, questo Spirito entrerà dentro di noi, ma questo Spirito, che entra in noi, sia per noi oggi motivo veramente in cui ci specchiamo: Quel Gesù che entra in me è Spirito di Dio, ma la mia vita da quale spirito è guidata?
E davvero, in questo modo, noi avremo capito che cosa vuol dire combattere lo spirito della menzogna.
Don Carlo Maria Rovagnati, parroco