Parrocchia Mosso Santa Maria

Vai ai contenuti

Menu principale:

Il sé e l'altro

Il Micronido
Il sè e l'altro


In questo campo confluiscono tutte le esperienze e le attività che stimolano il bambino ad agire, riferendosi a norme di comportamento e di relazione indispensabili per una buona convivenza umana .
Bimbi piccoli (12-15 mesi)
• Riconoscere nell'adulto un proprio punto di riferimento e una figura di attaccamento soprattutto nelle azioni legate alla routine.
• Accettare l'adulto-educatore come figura di sostegno nel momento della separazione.
• Accettare che l'adulto indirizzi in positivo le proprie emozioni ( lasciarsi tranquillizzare con un sorriso).
• Manifestare espressioni emotive differenziate, come gioia, soddisfazione, diffidenza, timore.

• Mostrare apprezzamento e compiacimento quando una figura di adulto nota gli si rivolge, gioca, parla.
• Rispondere, se sollecitati, al saluto con un gesto della mano quando qualcuno saluta
• Rispondere con vocalizzi a suoni e situazioni familiari.
• Effettuare scambi di versetti e gorgheggi con altri bambini.
Bimbi medio grandi (15-36 mesi)
• Manifestare apertamente le proprie emozioni, come sorridere o ridere apertamente in presenza di fatti, situazioni o persone gradite, oppure protestare e piangere in presenza di fatti, situazioni o persone non gradite.
• Esprimere sentimenti (affetto, simpatia) nei confronti di altri bambini, in presenza di determinati fatti o situazioni e indirizzare sentimenti positivi in presenza di fatti o situazioni negative (gelosia, ira).
• Dire quello che si desidera ed esprime i propri bisogni in modo esplicito e aperto.
• Reagire in modo chiaro a lodi o a rimproveri, manifestando aperta soddisfazione oppure frustrazione e disagio.
• Esprimere preferenze verso uno o più compagni per andare a mangiare o a dormire
• Scambiare conoscenze e punti di vista con altri bambini.
• Condividere, in una situazione di routine o di gioco, lo spazio con un altro ( stare con un altro dentro ad una scatola,  scambiarsi reciprocamente un oggetto ).
• Adattare e differenziare i propri comportamenti comunicativi (verbali e non verbali) in funzione del proprio interlocutore.
• Lasciarsi prendere dal contagio emotivo in una situazione di gioco (soprattutto se motorio) nel quale sono già coinvolti altri bambini.
• Accettare e partecipare a giochi che non si possono realizzare se non con la presenza e l'azione degli altri.
• In situazione di gioco, cercare il contatto con un altro o altri bambini; chiedere spiegazioni ad altri bambini.
• Effettuare scambi di contatto corporeo, come abbracciare a sua volta quando si è abbracciati da un altro bambino oppure offrire la mano quando ci si prepara per un girotondo.
• Praticare giochi simbolici, come fingere di dare da mangiare a un bambino più piccolo, dargli il biberon, versare il latte nella tazza
• Accettare e iniziare ad applicare le regole di un gioco di gruppo relativamente  semplice.

N.B. In seguito alla definizione fatta di "carta programmatica" fondativa del Micronido, si rende necessario il controllo e la verifica continuativa, da parte del gruppo degli insegnanti, del raggiungimento degli obiettivi, sia in fase di svolgimento (in fieri), sia in fase finale.
Ricordando che i principi di base da rispettare sono:
• garantire insieme uguaglianza e diversità
• assicurare istruzione e sviluppo
• stimolare la capacità di eseguire, costruire, scoprire
sottolineando, comunque, la volontà di mettere al centro le specificità del singolo bambino a cui si offrono opportunità formative da maturare individualmente.

Torna ai contenuti | Torna al menu