Parrocchia Mosso Santa Maria

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Guglielmo Caccia




Guglielmo Caccia, detto Il Moncalvo


                                                       
Guglielmo Caccia, detto Il Moncalvo, nasce a Montabone d’ Asti nel 1565 e muore a Moncalvo intorno al 1625. Fu eccellente pittore, soprattutto di soggetti religiosi nel periodo della Controriforma, anche se l’ attività giovanile appare di tono provinciale (Annunciazione, 1585, Guarene, chiesa parrocchiale); ma la successiva collaborazione come frescante, con alcuni tardi seguaci di G. Ferrari, il Lanino, nella parrocchiale di Candia Lomellina (1590/93) e nelle cappelle del Sacro Monte di Crea ( 1590/1605 ), lo avvicinarono ai modi del maestro lombardo, il cui pathos e vigore cromatico si scioglie in dimessi moduli devozionali e in un colorismo spento e delicato. Il periodo di felicità pittorica va dal 1608 al 1614, in cui sono vivi i ricordi di collaborazione torinese con Federico Zuccari (pittore romano a cui si deve l’ideazione della grande Galleria Carlo Emanuele I a Torino). Nella produzione successiva a Torino (affreschi perduti nei palazzi Ducale e Madama), a Novara (San Marco 1614) , a Milano (San Vittore al corpo 1619) sono evidenti inoltre più complessi contatti con le scuole romana ed emiliana.

                                                        Un grande ai suoi tempi, un po’ caduto nell’ oblio ma di recente oggetto di frequente riscoperta e approfondimenti. Strettissimo il contatto dell’ artista con la sua terra, la sua chiesa, la sua gente, espresso dall’ accettazione di committenze che gli consentivano di rapportare ad esse, l’ idea vincente scaturita dal Concilio di Trento, l’ idea cioè che la pittura della Controriforma fosse quella della semplicità, chiarezza dell’attinenza del linguaggio dell’ arte, con i canoni delle direttive ecclesiastiche ossia la pittura come devozione.
                                                        Caso abbastanza raro come le opere commissionate al Caccia sono conservate nel luogo di destinazione originale, ad abbellire parrocchie e chiese di paese, magnificanti Madonne del Rosario, Vite di Santi e episodi del Vangelo. La chiesa di S. Francesco di Moncalvo è quella che ne contiene di più tuttavia: a Casale non c’ è chiesa che non conservi dipinti attribuiti al Caccia. Le sue opere si trovano inoltre nelle chiese di Moncalvo d’Asti, di Alessandria e Pavia; a Terno d’ Acqui si conservano il martirio di San Vittore, un San Rocco e una Madonna del Rosario eseguita in collaborazione con la figlia Orsola Maddalena, pittrice anch’essa, fu badessa del convento delle Orsoline di Moncalvo ed e lì che fondò una piccola scuola di pittura. Numerose le sue opere, tra le quali spicca una straordinaria natura morta, nella quale colpiscono la forza dei colori e il significato simbolico dei soggetti.





 
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