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Gaspare Serra di Tollegno
Tra le opere di Gaspare ricordiamo:
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– le sculture dell’altare maggiore della Confraternita di Pralungo (an. 1713)
– lavori nelle chiese di Sandigliano (an. 1724 c.)
– un piedistallo per l’esposizione del SS. Sacramento, 16 candelieri, quattro mute di cartegloria e due angeli per la Confraternita di S. Anna del Piazzo (an. 1739)
– l’ancona per l’altare maggiore della Confraternita di Magnano (an. 1739)
– un tabernacolo per la Confraternita di Graglia (an. 1740)
– contribuì nell’esecuzione del coro ligneo della chiesa parrocchiale di Bioglio (an. 1745-
– il pulpito (metà del sec. XVIII), l’ancona dell’altare maggiore e il battistero della parrocchiale di Roppolo Castello
– Un angelo per la parrocchia di Cerrione (verso il 1720)
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– nel 1707 le tavolette, i gradini dei candelieri e gli ornamenti degli altari del Rosario e della SS. Trinità di Mottalciata S. Vincenzo
– nel 1744 gli ornati del pulpito della Novareia
– un tabernacolo per l’oratorio di S. Antonio di Pettinengo
– l’altare della SS. Trinità di Zumaglia (an. 1733)
– l’altare della dottrina cristiana di Pralungo (an. 1705)
– un tabernacolo per l’altare del Rosario di Pollone
– nel 1753 quattro busti, due reliquiari e il credenzone della sacrestia della parrocchia di Valle S. Nicolao
– a Mosso S. Maria gli stalli del coro e dei celebranti (an. 1751), completò a Mosso un cedenzone della sacrestia e scolpì tutti gli altri armadi (an. 1743), -
– collaborò nel 1748 all’esecuzione degli stalli del coro e del credenzone della parrocchia di Bioglio
– nel 1738 il credenzone della sacrestia e il battistero di Vallemosso
– nel 1724 eseguì le due cantorie nel vecchio S. Stefano di Biella ecc.
Abbiamo ricordato alcune delle opere principali di Gaspare Serra, ma quelle non menzionate negli archivi e che le possono essere attribuite sono infinitamente più numerose. I suoi lavori, tanto nella composizione che nell’intaglio risentono dell’arte dei maggiori scultori del suo tempo, dai Termine agli Aureggio, ai Tempia di Mortigliengo. Il suo è però un taglio completamente barocco, con decorazioni (cfr. il coro di Mosso) che trovano riscontro solo nelle sue opere e si avvicinano al rococò.