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" Con dolore partorirai figli"
( referendum 2005 )
Quante voci hanno risuonato a proposito di questo referendum ! Le abbiamo sentite in gran parte risuonare sui giornali, attraverso gli altri mezzi di comunicazione e tutte ci hanno imposto una riflessione, hanno suscitato quanto meno l’interrogativo più logico e più semplice: ma quale è quella giusta? Poi ciascuno ha risposto alle varie provocazioni con quello che è apparsa essere la propria convinzione. Ma vera convinzione ? Forse rimane ancora il dubbio ! C’è però una voce, abbastanza fuori dal coro, che vuole dire una parola che non ha niente a che vedere con i possibili risultati del referendum, ma che intende riflettere sul come mai si possa arrivare anche a queste grandi discussioni messe in gioco e sollecitate dal referendum.
E’ una parola che si rivolge prima di tutto alla donna : "Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli" (Genesi 3, 16). E’ sicuramente una parola molto conosciuta; soprattutto per noi cristiani dovrebbe essere adrittura familiare: è la parola pronunciata da Dio, secondo la Scrittura. Certamente non può essere ridotta a significare il dolore fisico del parto….sarebbe molto riduttiva l’interpretazione; ma tale parola è esattamente l’amara constatazione di Dio nel vedere come si sta movendo la storia dell’uomo. E’ esattamente la lettura di una situazione in cui il generare i figli non sarà più secondo la natura originaria; perciò diverrà "doloroso", in quanto si dovrà "subire" la realizzazione di questa esigenza che è legata alla struttura dell’essere umano, ricorrendo ad altro che non è più generante l’armonia dell’essere umano come ciò che è naturale. Dio però non si accontenta di costatare ciò che fa l’uomo, ma ne ricerca e definisce la causa: " Disse alla donna : ‘ Che hai fatto? ‘ rispose la donna: ‘ il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato’ " ( Gen. 3,13 ). Sappiamo bene chi è il serpente: è una creatura intelligente, spirituale, astuta…è il diavolo, che ha la capacità di "convincere" l’ essere umano…..di che cosa sarà stata convinta la donna ( l’essere umano)? Non ritenere Dio l’Assoluto, bensì relativizzare la sua presenza nella storia umana; questo processo avviene attraverso alcuni passaggi: presa di coscienza delle proprie capacità, della propria grandezza ( perché l’uomo è tale); usare di questa coscienza come prova inequivocabile di potersi ritenere assoluti.; ritenere Dio come colui che serve alla tua grandezza.
Così l’uomo diventa dio a se stesso; l’umanità diventa idolatra !
Ma la donna si è accorta: " Il serpente mi ha ingannata" ; Nel momento in cui l’uomo si proclama assoluto si ritrova a sua volta ad essere dominato dalle sue stesse potenzialità…in modo particolare dalla sua forza istintuale con la quale egli avverte impellente la forza del suo desiderare come esigenza di sopravivenza; e questo uomo, diventa il grande competitore di Dio, perché vuole sfoggiare la sua capacità di grandezza, in nome della quale, pone, come da tentazione, se stesso norma assoluta del vivere umano.Cosicché la comunicazione della vita, espressione altissima della purezza della naturalità umana, snaturata dalla sorgente diventa "dolore"…diventa preoccupante insoddisfazione di un desiderio che se lasciato alla sua origine è gioia, se strappato è angoscia, frustrazione, appello al potere umano per essere soddisfatto…." Il tuo istinto ti spingerà verso tuo marito, ma egli ti dominerà" ( Gen. 3,16) continua la parola di Dio alla donna, parola che segna il vivere umano strappato dalla mano di Dio e posto sotto il potere dell’uomo.
Cosa è dunque importante ? la legge 40, il referendum…. i sì…i no… ? Oh no certamente! l’importante allora è altro: abbiamo sfidato Dio e stiamo toccando con mano il peso che il nostro potere ci impone…ma questa è la distruzione dell’uomo. Non rimane che un appello, lo stesso di Dio ; è un appello rivolto alla donna : " Donna del nostro tempo ritorna a capire l’inganno! Ritorna a dire all’uomo che la risposta ad ogni attesa insoddisfatta è nel far tornare Dio nella nostra storia; dillo tu donna, perché a te Dio ha affidato la cura della vita che è sua; dillo donna che è in Dio la sorgente della vita…non farti più ingannare pensando la vita ad una semplice combinazione scientifica…faresti ancora inorgoglire il potere umano e faresti ritornare nel mondo il peccato ! Donna tu sei fatta per difendere la presenza di Dio nel mondo perché Lui è la Vita ! Dio ha lanciato il suo grido alla donna…ha trovato Maria di Nazareth a cui ha affidato la vita di Gesù…ha trovato Maddalena a cui affidato l’annuncio della nuova vita di Gesù Risorto….donna tocca a te dire la bellezza di ciò che è veramente la natura dell’uomo, tocca a te dire la freschezza di ciò che è naturale…. Tocca a te dire al mondo il Dio della vita…se ciò non avviene ancora tu, donna, sarai la porta da cui entra la sottile insinuazione dell’antico serpente…e continueremo a pensare a formulare dei referendum che approvino il potere dell’uomo…..e …Adamo continuerà a prendere il frutto"….ma l’uomo "morirà".
MOSSO 12.06.2005 ROVAGNATI don Carlo Maria
Parroco di Mosso